di Stefania De Michele
Un viaggiatore tra i più affezionati la descrisse come città di pietra, nuda e in salita, simile ad una Gerusalemme bianca.
Cagliari, secondo David H. Lawrence, abbacinata dal sole e arroccata sui colli che guardano al mare. Sempre schiva e, forse anche per questo, ancora più corteggiata dai turisti, in cerca di autenticità. I visitatori arrivano a bordo delle grandi navi da crociera: due anni fa sono stati 90mila, oggi i passeggeri delle cruises sono lievitati a 300mila. Una città nella città, a caccia del genius loci, quello spirito dei luoghi che fa di un posto di villeggiatura un’icona di saudade. A Cagliari una buona strategia di marketing territoriale non può partire che da questo: l’ambiente e la natura hanno fatto già tanto, alla comunità non rimane che organizzare l’accoglienza in maniera sostenibile. Il Comune ci sta lavorando da tempo e il risultato è arrivato: a Cagliari è stato riconosciuto il premio degli Etis Awards (European Tourism Indicator System for sustainable destinations) come miglior destinazione sostenibile d’Europa per il 2016, in collaborazione con l’Università di Cagliari (UNICA). Marzia Cilloccu, assessore al turismo e attività produttive, ne va fiera perché l’industria dell’ospitalità è vetrina, promozione del territorio, eventi, sempre però nel rispetto del territorio.
Cosa significa per Cagliari il premio degli Etis Awards?
Significa molto perché è certificato dalla Commissione Europea e ad aggiudicarselo, tra 200 mete, è stata proprio la destinazione Visit South Sardinia, composta da Cagliari – capofila del progetto – Villasimius, Muravera, Pula, Domus de Maria con la collaborazione della rete dei consorzi che operano nel sud dell’isola. E’ il riconoscimento dell’impegno alla condivisione del nostro patrimonio ambientale in maniera consapevole ed equilibrata, nel solco delle migliori pratiche europee. I parametri per l’assegnazione del premio sono tanti: ciclopedonalizzazione; tutela delle biodiversità; presenza di strutture turistiche che utilizzano una certificazione per misure inerenti l’ambiente, la sostenibilità e la responsabilità sociale; sistema dei mezzi di trasporto.
Cagliari in cima alla classifica della best practice, dunque. Ma quale idea di turismo persegue l’amministrazione?
Dobbiamo valorizzare quel che abbiamo, ed è tanto. E’ necessario spostare ancor di più il baricentro verso il mare con il turismo crocieristico,
la vela e la nautica da diporto, sollecitando la piena adesione dei privati al progetto di Cagliari città turistica. Siamo stati alle fiere di Miami e Tenerife per ritagliarci un ruolo importante nelle rotte delle grandi navi e siamo in costante ascolto di imprenditori e commercianti per organizzare al meglio i servizi.
Dobbiamo valorizzare quel che abbiamo, ed è tanto.
E’ necessario spostare ancor di più il baricentro verso il mare
con il turismo crocieristico, la vela e la nautica da diporto
sollecitando la piena adesione dei privati
al progetto di Cagliari città turistica
La città è pronta o la vocazione all’accoglienza manca?
Ci sono ancora tante cose da fare e ci stiamo attrezzando. Cagliari può offrire molto a un turista attento, quello che secondo i parametri Etis della Comunità Europea deve essere considerato come un residente temporaneo. Stiamo investendo nella nostra ‘palestra naturale’: i percorsi dal molo Ichnusa a Su Siccu per procedere al Lazzaretto, la riqualificazione del Padiglione Nervi, la valorizzazione delle zone umide di Molentargius e Santa Gilla. E il Poetto, che ha cambiato fisionomia e si apre oggi ancor di più alla fruizione dei cittadini.
Ma se la vediamo dal punto di vista dei privati?
Ai privati l’amministrazione garantisce tutto il sostegno necessario. Dobbiamo valutare insieme cosa è necessario per la crescita di un tessuto urbano dinamico. Stiamo pensando ad eventi che facciano rivivere i diversi quartieri cittadini: strade del vino, salotti urbani di degustazione, notti colorate destagionalizzate ed il recupero del carnevale tradizionale.
Che dire dell’ennesimo riconoscimento alla città: Cagliari città europea dello sport 2017 …
Anche in questo caso, il lavoro paga. Cagliari è stata promossa a pieno titolo per la sua attività finalizzata a incentivare la pratica sportiva ‘open air’, negli spazi che l’amministrazione comunale ha valorizzato o è in procinto di valorizzare. Il riconoscimento favorirà l’inserimento della città nella lista delle candidature per i grandi eventi sportivi nazionali e internazionali.
Il marketing territoriale sembra ben avviato
E in cantiere abbiamo dell’altro. Il battage sarà ad ampio raggio: per chi arriva a Cagliari, stiamo lavorando ad una app che descriva bellezze, eventi e siti cittadini, una mappa con tutte le info utili, dai trasporti ai musei passando per le vie dello shopping; per chi ancora non ci conosce, invece, stiamo valutando campagne di promozione negli scali e nelle città dei potenziali visitatori.
Cosa invece non si deve proprio fare in questa fase di grande fermento promozionale?
Non bisogna imitare altre mete turistiche, lontane dai nostri target di qualità. In che modo? Facendo scelte oculate, sempre attente alla salvaguardia delle risorse e del territorio.
Prima di essere assessore, Marzia Cilloccu è una bella donna sorridente. Il suo sorriso arriva prima delle parole e, attraverso quello, si riconosce l’energia positiva messa nel lavoro. Madre di due ragazzi di 19 e 16 anni, Benedetta e Alberto, un passato importante nelle imprese di famiglia, un presente tutto focalizzato sulla crescita della città di Cagliari. Tempo per sé ne rimane poco ma è ben speso: qualche viaggio nelle capitali europee, una passione mai sopita per la danza jazz e – per coltivare l’estetica del vivere quotidiano – l’amore per l’arte della decorazione floreale. Libro sul comodino? “Anche nella lettura, amo sentirmi a casa. Mi piacciono di più i nostri autori. Tra gli ultimi letti, “Mia madre e altre catastrofi” di Francesco Abate.