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Keep calm, niente fretta

Per capire noi e gli altri. Nel millennio della frenesia ossessiva, un piccolo trucco che aiuta, avvicina e migliora. Se non funziona? Pizza e gelato

Di fretta. Sempre e comunque. Trafelati, insicuri, nervosi. Con la sensazione di perdere l’attimo. O di non poter conquistare la prima fila. Viviamo tempi schizzati. Da soli o in compagnia. Sempre all’inseguimento e sulla difensiva. Schiavi? Quasi. Di che, chi o cosa, è la domanda giusta. Tempi di sofferenza, dettati da altri? Può darsi. Mode, luoghi comuni, costume. Semplice e frenetico sbattere d’ali. Forse. Spesso, troppo spesso, si ronza come falene stordite attorno a un lampione. Meglio darsi una regolata. Per la salute ma anche per un equilibrio interiore/esteriore prezioso e da ritrovare. Parliamo di un elemento indispensabile, come l’aria. A casa e a lavoro, con gli amici e in famiglia, in palestra e in giro. Ovunque. Regalarsi una frenata “intelligente” è la vera cosa da fare per essere smart. O, semplicemente, per capire a fondo cosa ci fa stare bene. O almeno, meglio. Pico Yier, romanziere da splendide suggestioni (guardatevi su youtube “Dov’è casa”), cita Seneca: “È  povero non chi possiede meno, ma chi brama avere di più”. Disarmante. Capace di mettere fine a mille rovelli su come fare per fare meglio e, alla fine, guadagnare di più. Non solo denari, ma credibilità, reputazione, forza. Direte? Tutto giusto, se hai casa, salute, lavoro e guadagni cinquemila euro al mese. Ma è sempre cosa diversa dall’essere sereni e in pace con se stessi. Da qui, almeno in parte, il nostro correre. Insensato o con i tempi giusti, poco cambia. Sempre sotto tiro. Con poca o scarsa lucidità su obiettivi e traguardi. In breve, esagitati e inconcludenti. O magari, no. Vitali, determinati, vincenti. L’altra metà del bicchiere, quello mezzo pieno. A voi la scelta. Ma senza patemi. Keep calm, dicono in tanti. Dammi tregua, segnalano altri. Ovvero, cercate l’equilibrio. Sforzatevi di capire, impegnatevi nel trovare vie mediane. Potrebbe non bastare. Ma ci sono dettagli che regalano nuovi orizzonti. Un esempio? “Fate una chiacchierata con un amico o una persona che vi sta a cuore. Ma spegnete il cellulare. Tenetelo lontano, per una mezzora. Liberatevi dalla dipendenza”. Ha ragione, il test è probante: parlate con qualcuno a cui tenete. E soprattutto, siate più attenti a voi stessi. Alle sfumature e ai particolari. Saprete cogliere sensazioni forse nuove, probabilmente inusuali. Un capitolo nuovo, da esploratori che non banalizzano. Fosse solo per una trenta minuti. Un flash per scacciare la frenesia. O sgambettare la fretta di fare tutto e sempre. Da cima a fondo, cogliendo gratificazioni scarse e poco appaganti. Il suggerimento è sempre di Yier: “Concentratevi meglio sugli altri”. Senza correre. Altruismo e basta? No. Un piccolo sentiero per grandi riflessioni. Provateci. L’estate si avvicina.


di Mario Frongia