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Donne che amano gli uomini

di Emanuela Kalb


Ci arriveremo mai al fatto che le persone sono, appunto, persone e come tali non possono essere obbligate, costrette, manipolate a fare quello che vogliamo noi, come fossimo bambini prepotenti
che vogliono averla vinta a tutti i costi?”

Non c’è nulla di più démodé dell’avercela indiscriminatamente coi maschi In un momento in cui si dovrebbe fare fronte comune contro ogni diseguaglianza di genere, stare lì a pibincare sulle presunte mancanze di (ex) partner – da far ricadere con metodo induttivo sulla generalità dell’universo maschile – mi provoca solo imbarazzo e smarrimento.

Il commento sarcastico-sprezzante di chi, ferita nell’ego, spera di essere smentita. Con quelle modalità passivo aggressive che non portano a nulla.

Ci arriveremo mai al fatto che non c’è un noi contro loro?

Ci arriveremo mai al fatto che le persone sono, appunto, persone e come tali non possono essere obbligate, costrette, manipolate a fare quello che vogliamo noi, come fossimo bambini prepotenti che vogliono averla vinta a tutti i costi? Quando ci arriveremo a capire che stare con qualcuno non significa mostrare al mondo quanto siamo in grado di piegare l’altro, che avere accanto qualcuno che ti “accontenta” per non sentire i tuoi capricci non è la misura dell’amore, ma solo del prendere per sfinimento?

Una volta un mio amico mi disse che gli uomini si lamentano delle donne rompicoglioni, ma che istintivamente le ricercano perché sono un porto sicuro: dice che ricordano la mamma, che ti cazzia “per il tuo bene”.  Se mi cazzia, vuol dire che ci tiene. Non mi abbandonerà mai. Ma quando ti accorgi che l’unica cosa a cui tiene è che tu sia il vaccino contro la sua solitudine, il depositario dell’onere della SUA felicità più che della tua (a cui devi rinunciare per farla stare “bene”), il trofeo da esibire, riuscirai a prenderti ciò che davvero meriti e ciò che – in fondo al tuo cuore – davvero vuoi?

Posso dire con assoluta certezza che la persona che ti cazzia, che vuole che tu ti comporti come dice lei, pena musi lunghi, capricci, colpevolizzazioni assortite, non solo non ama te, ma probabilmente non ama neanche se stessa. O se stesso.

Chi vuole una persona da tiranneggiare, di cui soffocare e domare la natura selvaggia, anziché prendersene cura e camminarci a fianco, chi vuole spegnere ciò che brilla perché ne è attratta ma terrorizzata all’idea che qualcuno glielo porti via, ha una paura fottuta non di perdere VOI, ma di rimanere solo.

[Inutile dire che le precedenti esperienze non sono argomenti validi per soffocare un’altra persona, che non ha nessuna responsabilità sul passato. E che i sensi di colpa, utilizzati come arma, hanno una durata e un’efficacia limitata] . Amici maschi, come non è giusto generalizzare nei vostri confronti, però, non fatelo neanche voi nei nostri. Perché noi possiamo essere meglio di questi stereotipi.

Ma anche voi potete essere e scegliere molto meglio. Scegliete voi stessi. Partite da lì. E appena trovate la forza e il coraggio di uscire dalle vostre comfort zone, fatte di tutto ciò che già conoscete, dei meccanismi consolidati di relazioni standard, relazioni che non vi rendono felici ma che hanno la familiarità delle dinamiche che conoscete da sempre, ci trovate là, intente a diventare la versione migliore di noi stesse. Non per voi, ma per noi.  E come dice la Preghiera della Gestalt di Fritz Perls: “Io sono io. Tu sei tu. Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.

Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.

Se ci incontreremo sarà bellissimo; altrimenti non ci sarà stato niente da fare”.

Buon vento, amici Uomini. Io credo in voi e in tutte le Donne che, come me, vi amano incondizionatamente.

Emanuela Kalb • Storyteller from the stars • www.emanuelakalb.com