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Ogni bacio chiama un altro bacio

di Emanuela Kalb


Lo scriveva Proust nella Recherche,
e come dargli torto?

Quanta aspettativa si nasconde dietro il primo bacio con una persona che ci piace? Quand’ero adolescente, come molte ragazze della mia generazione, leggevo Cioè. Sì, il Cosmopolitan dell’età puberale, il secondo step dell’educazione sessuo-sentimentale della pre-adolescenza. Ogni bacio chiama un altro bacio. Ah! nei primi tempi di un amore i baci nascono con tanta naturalezza! Spuntano così vicini gli uni agli altri; e a contare i baci che si è dati in un’ora si faticherebbe come a contare i fiori di un campo nel mese di maggio. Nonostante tutta l’erudizione in materia, il primo bacio è spesso traumatico. E anche quelli dopo non sono da meno, specie se incappi in alcune tipologie di baciatori politically uncorrect.Grazie alle testimonianze di molti coraggiosi pionieri del bacio perfetto, sono riuscita a isolare alcuni fenotipi, ma mi rendo conto che il Systema Naturae dei cattivi baciatori è in continua crescita ed evoluzione.

(Chiaramente, per questioni di parità, il presente articolo è rivolto a entrambi i sessi.) Gaviscon.
Il soggetto non bacia: esegue accurate gastroscopie. Per chi, come me, ha la sindrome della paletta abbassalingua del medico, il conato è dietro l’angolo. Ma loro vanno avanti comunque, i conquistadores del cavo orale, i deepthroater del limone. Non cercate di chiudere la bocca per concludere gentilmente il bacio, perché vi trovereste una breccia di Porta Pia nei denti.Blob.

Tu aspetti il bacio dalla persona che ti piace e quando le labbra si incontrano in quello che dovrebbe essere il Valhalla del french kiss, ti trovi a dover interagire non con una lingua ma con un ammasso amorfo e inconsistente. Sta lì. Fermo. Picchiettare quella specie di medusa con la lingua per fornirgli qualche input in genere non sortisce reazioni. Pensa ad altro, distogli la mente. Quando inizia a russare puoi staccarti.Braccobaldo.
Gli sbavatori compulsivi, quelli che fanno della saliva uno stile di vita. Loro non baciano: fanno un bozzolo di bava intorno alla faccia e a tutte le parti scoperte del/la malcapitato/a, senza neanche la soddisfazione di diventare farfalla.Se li lasciate fare, come dei novelli Fidia del cavo orale, vi cambieranno i connotati a colpi di lingua.Dolce forno Harbert.

Loro non baciano: inglobano la tua faccia. Si avvicinano insospettabili e, quando le distanze si azzerano, la bocca si spalanca. Da lì a entrare in un’altra dimensione, grazie allo stargate delle loro fauci, il passo è breve.Whirlpool.
Non hanno una lingua: hanno un mulinello, un vortice, un tornado linguale. Tu sei lì che stai ancora cercando di capire cosa stia succedendo e lui/lei ha già fatto fare alla sua lingua 8 giri in senso orario, 4 in senso antiorario, un doppio carpiato con triplo avvitamento. In questi casi è buona educazione tenere una paletta numerata in tasca per attribuire il punteggio alla performance.E pensate che questi sono solo i preliminari. Anzi, neanche.