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L’importanza della prima colazione

di Stefania De Michele


A tu per tu con Margherita Granbassi

“I momenti più emozionanti? Tenere in braccio mia figlia e ascoltare l’inno di Mameli con indosso la maglia azzurra”. Margherita Granbassi, ex olimpionica e campionessa mondiale di scherma, racconta i suoi due poli della felicità: il primo è vita quotidiana, il secondo appartiene all’album dei ricordi più cari. L’addio alle pedane nel marzo del 2014, la nascita di Léonor l’anno successivo, il cambio radicale di abitudini: la “mula” triestina ha cambiato pelle e, in quella attuale, sta anche meglio di prima. A Cagliari per partecipare al seminario “Buongiorno, colazione”, promosso dalla Cooperativa Arborea in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, Margherita spiega com’è riuscita a tenersi in forma anche dopo aver consegnato il fioretto alle nuove leve, dopo la gravidanza e lo svezzamento. 

“Cambia tutto: ritmi, orari, metabolismo. Io ho ripreso a fare attività sportiva abbastanza presto e in maniera blanda. All’inizio circa mezz’ora di corsa leggera e qualche serie di addominali, la parte del corpo che più risente della mancanza di tono dopo la gravidanza. Faccio soprattutto lavoro aerobico nella pineta della mia Trieste o in casa, al tapis roulant”. Quando apre il capitolo alimentazione, Margherita Granbassi rivela la stessa determinazione che le ha consentito di vincere i mondiali di Torino contro l’altro mostro sacro della scherma, Valentina Vezzali: “È fondamentale partire da una sana ed equilibrata colazione. Con il primo pasto della giornata, come si evince anche dai lavori del convegno, è importante assumere circa il 15/20% delle calorie giornaliere” . In particolare, il 10/13% dell’apporto mattutino deve arrivare dalle proteine, il 27% circa dai grassi, il 55/60% dai carboidrati. Secondo gli esperti dell’alimentazione, intervenuti alla tavola rotonda, la prima colazione deve essere varia e garantire buona qualità nutrizionale e gusto. Dovrebbe inoltre comprendere ciascuno dei tre gruppi alimentari: latticini, frutta e cerali.

L’obiettivo è educare alla consapevolezza– spiega Margherita Granbassi – sarà mio compito, e anche di un papà più ‘disordinato’ dal punto di vista alimentare, insegnare a  Léonor l’importanza del mangiare sano”. Un proposito che diventa un’impresa per molti genitori, alle prese con snack, junk food, merendine. In realtà, la Sardegna è isola virtuosa – in relazione ai rischi di obesità e sovrappeso – anche se 4 piccoli su 10 non fanno una corretta e bilanciata prima colazione. “Anche lo sport può aiutare a definire meglio impegno e obiettivi, anche in campo alimentare. Attraverso l’attività sportiva si impara a conoscere meglio il proprio corpo e ad averne cura”. 38 anni da compiere e un fisico da ragazzina, Margherita Granbassi non ha dubbi: “Tutti possono e devono lavorare per il proprio benessere. Poi, i traguardi arrivano”