Cerca un articolo

Funky compilation Autunno / Inverno

di Stefania De Michele


Foxi e Herny (dj e tanto altro)

Darondo – Didn’t I 
In questo piccolo capolavoro sommerso, il cantante della Bay Area (che secondo la leggenda arrotondava i suoi introiti esercitando l’attività di protettore) si chiede perché lei lo abbia lasciato nonostante lui abbia fatto di tutto per renderla felice; la risposta è da ricercare nella sua acconciatura e nel suo outfit, non esattamente all’insegna dell’understatement. Da ascoltare in loop durante  malinconici pomeriggi domenicali, possibilmente piovosi.

Sweet Charles – Yes it’s you 
Iniziò lavando la Jaguar di Curtis Mayfield in cambio di lezioni di chitarra, poi passò al basso che suonò per i più grandi dell’epoca (Jimi, Hendrix, Aretha Franklin, Al Green, James Brown) senza diventare mai veramente famoso. Questo resta il suo pezzo più conosciuto (soprattutto grazie al giro di basso iniziale, saccheggiato per campionamenti hip hop), colonna sonora perfetta per la vostra colazione del sabato mattina, l’unica della settimana in cui probabilmente sarete di buon umore.
Spanky Wilson – Sunshine of your love 
Reinterpretazione in chiave funk del celebre brano dei Cream magistralmente eseguita da questa diva mancata, originaria di Philadelphia, che deve il suo soprannome Spanky alle sculacciate ricevute dal padre in giovane età. Da ascoltare ovunque, anche più volte al giorno. Effetti collaterali: potreste iniziare a ballare senza accorgervene o contro la vostra volontà.
David Bendeth – Feel the real 
Tra i quattro è l’unico a non avere il phisique du rôle del funkster (essendo inglese, slavato e pure biondino), ma dopo aver ascoltato questo pezzo vi dimenticherete in fretta del suo aspetto. Ricorda i migliori Jamiroquai, anche se sarebbe più corretto capovolgere il paragone dal momento che il suo brano è stato scritto una decina di anni prima dell’esordio di Jay Kay.